Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

come insieme delle trasformazioni semantiche subite d�l1'opera d'arte grazie al modificarsi del suo pubblico. Ma tale indefinita capacità di trasformarsi, generando nuove interpretazioni, è resa possibile da una condizione di carattere linguistico: quello artistico è un testo a presupposizione aperta, sempre consumabile, è un testo a grande implicatura.5 Perciò nei confronti di certi personaggi a tutto tondo che «sembrano essere virtualmente oggetti inesauribili per la riflessione» (Chatman 1978, trad. it. p. 137), scatta una complessa, inesausta attività inferenziale. Dal momento in cui la linguistica ha riconosciuto nel1' implicito un aspetto non marginale, bensì centrale per la vita del linguaggio, dal momento in cui è apparsa inadeguata l'idea della lingua perennemente tesa alla comunicazione (e dunque alla trasparenza, allo scambio esplicito di informazioni) (cfr. Ducrot 1972), la teoria del personaggio come agente visibile ed esplicito di ogni suo gesto è entrata definitivamente in crisi. Almeno nella sua pretesa di valere come teoria generale: non si esclude infatti la possibilità di testi fortemente ripetitivi e stereotipati, dove il patto comunicativo tra autore e lettore contempla proprio la trasparenza e l'univocità dei personaggi. Nei riguardi dei testi (o dei personaggi) a grande implicatura, acquistano il massimo rilievo alcuni suggerimenti di Chatman e di Ramon. Chatman distingue opportunamente gli aggettivi narrativi da quelli grammaticali: affinché si attribuiscano determinati tratti a un personaggio «non è necessario che compaiano dei veri e propri aggettivi (e così infatti accade nelle narrative moderne); implicito o esplicito, l'aggettivo è immanente alla struttura profonda del testo. In Eveline per esempio non compaiono parole come "timida" o "paralizzata", ma è chiaro che il lettore deve inferire questi tratti per capire il racconto, e il lettore intelligente lo fa» (1978, trad. it. p. 129). Ramon ribadisce che il personaggio non è un'entità compatta che si possa prelevare (extraire) dal testo e non è 42

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