nera, ferita. La fa curare da un veterinario e poi scopre che la cicogna porta, riprodotti sul becco, importanti segreti militari, così deve essere uccisa anche dalla polizia che ha individuato le spie a cui appartiene il volatile. Tuttle sulla Quarantesima strada mostra il poliziotto Tuttle che deve sostituire il collega Curly, ammalato, nella sua zona. Curly è il collega più stimato, per la sua onestà e il suo rigore, ma Tuttle, che ha dovuto inghiottire due pastiglie di un fortissimo eccitante, per ordine del suo comandante, scopre che, in realtà, si tratta di un poliziotto corrotto, capo di una gang di spacciatori. Distrutta la gang, Tuttle ferito nel corso dell'operazione, Curly bastonato a morte dai suoi ex complici, l'onesta sposina di Tuttle trova il denaro degli spacciatori e si compra una pelliccia. Il viandante del destino è la puntata di una «serie» di cui è protagonista il vecchio dottor Old Man, con barba e volto da profeta. A un ingegnere edile, avido e spietato, Alcott, che ha perduto un braccio in un incidente, viene trapiantato il braccio del suo socio Billen, da lui fatto uccidere perché Billen era onesto e si opponeva alla sua politica di sfratti e di rapine ai danni dei poveracci. Il braccio di Billen fa compiere cose sinistre e tragiche al suo nuovo proprietario, poi afferra una pistola e la punta alla testa: Alcott muore di una inedita forma di «rigetto»... Il sedimento comune di tutte le storie a cui ho accennato è dato soprattutto da una dolente immagine di degrado, di sfascio, di crollo, che si identifica essenzialmente con la città. Forse non è inutile meditare, a questo proposito, sul ruolo che la città ha sempre rivestito nella narrativa popolare, o meglio nella composita dimensione multimediale in cui possono raccogliersi feuilletons, pulps, films, fumetti. È sempre stato un ruolo ambiguo che si può definire ricavando dai Misteri di Sue una specie di paradigma: la città viene esplorata fino nelle viscere, fino 190
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