Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

freddo si vuol dare «esatta notizia» e cognizione del potere di queste alterazioni, e si dice per metafore: Imperciocché assorbendone ella [l'aria] dentro 'l suo seno le cose tutte e sopra di esse dalla sovrana altezza di sua regione piombandosi, tutte sotto 'l torchio dell'aria gemono, ed alle strette più o meno gagliarde che ricevon da essa o respirano o maggiormente oppresse rimangono. (p. 63)17 Il dato scientifico consiste tutto nella morfologia di una narrazione immaginosa. I tratti lessicologici danno la personificazione dell'elemento, le sue azioni e i relativi oggetti: l'assorbire, dentro il proprio seno, tutte le cose, il piombare da regione sovrana, le strette del suo torchio; per tratti affini le cose gemono, e respirano o rimangono oppresse. Ogni tratto è già scandito da un tempo e da una funzione di questa morfologia: col gerundio della durata e del modo, con l'indicativo degli effetti. E il legame e l'ordine di tutte le unità formano uria sequenza logicotemporale di eventi, secondo la formula di ogni fabula. In questa «notizia» non si discerne altra formula o modalità. La lingua dell'opera, dunque, ispirata dall'intento collettivo di rammentare e narrare quanto sperimentato, è segnata e come ricreata negli elementi, in ogni particolare della lettera, dall'indole del soggetto della narrazione. Questa in ordine al racconto- come abbiamo detto-manifesta la duttilità e la prontezza di una vocazione; e si può spiegare considerando la posizione del soggetto nei confronti del reale. Dal centro dell'esperienza sensoriale, dall'interno di quella «specola vibratile», il soggetto è chiamato ad affabulare le presenze, le forme percepibili, le qualità delle cose, a proiettarle, non nell'astrazione di un segno matematico o di un concetto, ma nello svolgimento- mimetico, analogico - di una rappresentazione, un frammento di storia, in cui prima di tutto egli cerca la 19

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