Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

pata dalla morte alla realtà sublunare. Possiamo dunque concludere segnalando che l'asse della narrazione, prendendo maggiormente corpo la seconda parte del Canzoniere (che durante le varie forme si espande di pari passo alla prima) e radicandosi in essa quell'ispirazione redentiva (in virtù della formidabile coincidenza fra il giorno dell'innamoramento e la contemplazione della morte di Cristo) che Calcaterra definì del «dì sesto d'aprile»13 , si assestò definitivamente sulla donna amata, sulla sua esemplarità, giacché anche la sua morte è un exemplum che spinge a pentirsi e a rinsavire. Le «rime in vita», allora, non potevano che interrompersi sull'elogio tutto spirituale di Laura, quasi preparazione, come s'è detto, all'assunzione in cielo; dalla correctio che il sonetto CCLXI apporta al desiderio di pentimento di A la dolce ombra (che vorrebbe superare, e lasciarsi indietro, l'esperienza amorosa), si deduce che l'altro sentier di gire in cielo si andrà identificando, dopo la morte di Laura, non con il rifiuto della passata esperienza amorosama con il pentito compianto della donna amata. Che la morte di Laura s'identifichi comunque con un processo di pentimento del poeta precedente il dato anagrafico, è riscontrabile nel modo stesso in cui essa interviene nella narrazione, dopo cioè che la seconda parte dei Rerum vulgarium fragmenta ha preso principio non solo con il ripensamento della canzone CCLXIV ma anche con i due sonetti successivi, l'uno ricapitolativo dell'«aspro core et selvaggio» della donna, l'altro encomio fedele al cardinale Giovanni Colonna, posto in questo luogo per ricevere un ribadimento drammatico nel sonetto CCLXIX in morte dello stesso cardinale (l'ultimo terzetto del CCLXVI ricapitola gli affetti del poeta in «un verde lauro, una gentil colonna», così che l'incipit del CCLXIX può recitare: «Rotta è l'alta colonna e 'l verde lauro»). Per così dire «incorniciati» in questo canto a tappe del possesso e della progressiva dispersione degli affetti, 157

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