Il piccolo Hans - anno XV - n. 59 - autunno 1988

te più familiari a Keynes, come lo studio su Malthus (compiuto da giovane fellow del Trinity), English thought in the Eighteenth Century (frequentemente citato da Keynes) e i saggi morali dedicati alla discussione su «agnosticismo», «materialismo», «theory of belief», «toleration», il dibattito intellettuale vittoriano conosce il proprio culmine e la propria saturazione, si apre a intuizioni e contraddizioni che, a posteriori, suonano già novecentesche in senso «modernista». Percorrendo trasversalmente il sapere e rigettandolo entro il grande crogiuolo delle Moral Sciences, Stephen parla di metodi e applicazioni del sapere complesso, offre spunti di trasformazione dei concetti di «soul», «consciousness», «perception», «rationality», «moral conduct»; a corollario di Darwin e ad anticipazione del Keynes del Treatise on Probability, sottolinea l'elezione dell'analogia quale risposta complessa dell'intelletto umano all'esperienza complessa del reale. A compendio delle risoluzioni teoriche di Leslie Stephen, con in mente Darwin e Keynes, proponiamo alcuni estratti significativi dal saggio «What is Materialism?», scritto immediatamente dopo la più nota «Agnostic's Apology»14 : 136 Potremmo dire che il Materialismo rappresenta il punto di vista del ricercatore in carne ed ossa. Un uomo è un materialista se si limita a prendere in considerazione ciò che può esser toccato, manipolato, visto, attraverso i sensi... Otteniamo la massima realizzazione delle scienze fisiche stabilendo delle formule unicamente esprimibili in termini di spazio e di tempo. Così, misuriamo tutto il misurabile in metri e centimetri, in ore e secondi: e il problema generale sarà di stabilire le norme per vedere come una serie di condizioni si trasforma in un'altra in un dato intervallo di tempo. (p. 82-83). Dal problema di conoscenza più elementare al più complesso il procedimento è lo stesso... Nel

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