Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

il morire come cammino verso la morte»38 . Dall'altro lato, il compito, inprimis poetico: «Il linguaggio parla(...) In ciò che è stato detto il parlare resta custodito»39 • Altro sviluppo memorabile: il Pastore e la sua Casa, l'adunare, il custodire e l'abitare, -poeticamente(«Son Verbe est le séjour de nos intelligences», v. 223)... «L'uomo col suo abitare[...] si prende cura delle cose che crescono sulla terra e custodisce ciò che per lui è cresciuto. Curare e proteggere (colere, cultura) sono un modo di coltivarecostruire»40. L'identità stessa («Eva, qui clone es-tu?», v. 225) si fonda sull'identificazione della dimora, e sulla buona abitazione dello spazio interiore. Vigny e Heidegger ancora straordinariamente convergono: «Che significa allora: /eh bin, io sono? L'antica parola bauen, a cui si ricollega il 'bin', risponde: ich bin, du bist vuol dire: io abito, tu abiti. Il mondo in cui tu sei e io sono, il mondo in cui noi uomini siamo sulla terra, è il Buan, l'abitare. Essere uomo significa: essere sulla Terra come un mortale; e cioè abitare. L'antica parola bauen, secondo la quale l'uomo è in quanto abita, significa però anche, nello stesso tempo, custodire e coltivare il campo»41. 5. Last but not least, il vertice psicoanalitico da cui siamo d'altronde partiti per questa ricerca circolare. Ritornando al denso manipolo di versi sul «tesoro», al forte, martellante investimento dei lessemi sinonimici «rassembler», «amasser», «former», «condenser», «concentrer», si potrebbe trovare il significato unificante nella parola simbolo (nel suo stratificato senso etimologico: gettare, mettere insieme, unire due tessere). Il pensiero del tesoro mette insieme, unisce, in una compattezza serrata, condensante, sempre minacciata, e perciò preziosa: perla diamante donna sé. Il Pastore mediante il femmineo grembo, alchimizza la lacrima in perla, converte l'u72

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