L'arte «si» concepisce in quanto può generare entro una sua adeguata sede: sede, grembo, concepimento e generazione fanno anzi tutt'uno, o meglio, non si dà l'uno senza l'altro9 • Il fattore topico, topologico viene messo in rilievo anche dai suggestivi contributi di Bachelard, che muove però giustamente - come vedremo poi in Heidegger - dall'ispezione della pseudo-opposizione: «maison natale»/ «maison onirique». «La maison du souvenir, la maison natale est construite sur la crypte de la maison onirique. Dans la crypte est la racine, l'attachement, la profondeur, la plongée des reves». La cripta sarà qui da intendere non in senso incorporativo (come ho mostrato nel mio lavoro su Magritte), ma in senso più generale, come equivalente spaziale della storia dell'intimità, di un mondo interno. Questa valenza è rilevante in quanto permette operazioni assiologiche: la costituzione di opposizioni basilari dentro/fuori, interno/esterno, buono/cattivo, vero/falso. Prendere possesso dell'abitazione significa porsi in contatto con la dimensione concava, idest col tesoro. Il concetto, sapienziale, deriva da un inno vedico (Athan;a Veda): «De par l'étendue qui est entre ciel et terre, je prends livraison de la maison que voici; l'espace qui sert de mesure à l'immensité indistincte, j'en fais pour moi une panse inépuisable en trésors, et, de par lui, je prends livraison de la Hutte»10 • Più recentemente, Roger Caillois ha focalizzato in un'indagine sui Tesori segreti, più il secondo termine che non il primo. Ma egli dà tanta importanza al segreto in quanto conchiglia essenziale della pietra preziosa, - mistero del castone. «I tesori sono dei segreti. Le due nozioni coincidono quasi completamente». Braci ardenti di un fuoco ìnteriore contenuto in uno spazio ristretto. La «ristrett�zza» stessa dello spazio fonda il carattere iniziatico della quete, del tutto paragonabile a quella del bambino alle prese coi segreti (e le scoperte) del/nel mondo: «Nel 61
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