Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

suonare così, fuori dalla poesia: tu, o Dio, mi hai creato con il tuo tocco (l'immagine evocata è quella michelangiolesca della cappella Sistina) e ora di nuovo il tuo indice mi sfiora. È questa spinta nuova (seconda al gesto creatore iniziale) che ora mi induce a mia volta alla creazione di un'opera nella quale risuona il terrore che io ho di te, e la forza del tuo urto, poiché il richiamo che io avverto è più forte di me, e io acconsento -I did say yes. Il mistero che è intorno a te, come un forza (stress) che carica (instress), mi conduce all'opera che non scaturisce dalla felicità (bliss) ma è condotta oltre ciò che può essere detto dalla lingua (past telling oftongue) grazie al tuo lampo e al tuo nome. Con suono d'incudine forgia nel mio cuore il tuo volere (thy will): dominalo all'improvviso d'un colpo (at a crash) come hai fatto con Paolo e Agostino. È questo volere che io condurrò sull'opera. Il dialogo traslato del Wreck dà la posizione di Hopkins che con la poesia risponde al richiamo, dicendo «io» e dicendo «sì», e si fa carico di dire, di dare parola alla gloria e alla bellezza di Dio. Dio lo istituisce come osservatore perché possa essere mostrata la maestà di cui ha caricato il mondo: istituisce questo beholder in un sovraluogo che gli fa visibile la scena del mondo e lui stesso, mentre a Lui, Dio, dà contenuto figurativo. Infatti l'«io» che osserva coglie nell'esteriorità del mondo gli inscape, le forme degli oggetti del mondo risuonanti in lui, in un tracciato che va dalle forme a priori dell'«io» al punto di massima interiorità della natura (uomo incluso) che è appunto Dio stesso. Così Dio offre a Hopkins lo specchio che il romanticismo non ha avuto: lo specchio capace di esprimere l'ine$primibile, di mantenere la forza dell'emozione nella descrizione, al cuore stesso della sensazione. Hopkins può dire con Wittgenstein3 che nella sua posizione, quando non ci si studia di esprimere l'inesprimibile, niente va perduto. E perché Hopkins dovrebbe studiarsi di esprimere l'inesprimibile? La sua parola si elettrizza 24

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