Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

numerose differenze, in particolare: «1. Il sistema non è un'entità trascendente, come invece è comunemente supposto esserlo l"io'. 2. Le idee sono immanenti in una rete di canali causali lungo i quali si propagano le trasformate delle differenze... 3. Questa rete di canali non è limitata alla coscienza, ma si estende fino a includere tutti i canali dei processi mentali inconsci, siano essi neurovegetativi, repressi, nervosi, ormonali. 4. La rete non ha per confine la pelle, ma include tutti i canali esterni lungo i quali può viaggiare l'informazione»11 • Dentro e fuori non sono immagini appropriate del sé; la mente non contiene cose ma notizie di differenze, per cui, ammesso che esista qualcosa come un «confine» dell'individuo, non si tratterà di un entità spaziale, ma di una rappresentazione arbitraria, simile «ai circoli che rappresentano gli insiemi nei diagrammi della teoria degli insiemi o ai fumetti che escono dalla bocca dei personaggi dei comics»12 . Terzo corollario: ogni sistema mentale è concepibile come sottosistema di un più ampio sistema, dotato a_sua volta di attributi mentali, o, con altre parole: esiste sempre una Mente più vasta, un'entità simile a ciò che alcuni intendono per Dio, quella «struttura che connette» che coincide con il più vasto sistema di interrelazioni che racchiude il sistema sociale totale interconnesso e l'ecologia planetaria. Sono così esplicitati tutti i concetti scientifici che fondano la teologia di Gregory Bateson. 3. L'esperienza della sconfitta come fondamento etico Le implicazioni etiche dell'epistemologia batesoniana non possono essere comprese a fondo senza affrontare una discussione preliminare sul ruolo che le enunciazioni «teologiche» svolgono nell'economia generale del pensiero di questo autore. Il significato religioso che Bateson 177

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