Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

Questo, che si può considerare un turismo dotto, è anche un completamento degli studi naturalistici e medici. E rappresenta, ad esempio per coloro che compiono ricerche in campo mineralogico e metallurgico, una tappa del curriculum, fatto di esperienze e conoscenze tecniche, indispensabile per accedere alla gestione della res publica in materia di miniere. Molti dei mineralisti, geopaleontologi e collezionisti di minerali e fossili sono funzionari nei collegi delle miniere di Svezia. Swedenborg, ad esempio. Personaggio assai complesso e inquieto18 , dopo un soggiorno di tre anni in Inghilterra (1710-1713), dove incontra Newton, Flamsteed eWoodward, torna in Svezia, passando per Parigi e la Germania, e nel 1716 diviene assessore al Consiglio delle miniere di Uppsala. Nello stesso anno fonda il Daedalus Hyperboraeus, il primo giornale scientifico svedese, destinato, però, ad una vita di non più di due anni (1716-1718 circa). In questo periodico, nel 1717, Swedenborg pubblica alcune riproduzioni di fossili (un trilobite Calymene e l'impronta di un branchiopode, l'Atrypa reticularis)19 , dei quali, peraltro, non fa menzione nel testo. Il suo interesse per i fossili è motivato anche dalla ricerca delle «prove», in Svezia, a sostegno dell'ipotesi del decrescimento delle acque. Già nel Pro altitudine aquarum -pubblicato in svedese a Uppsala nel 1719 e, nello stesso anno, a Stoccolma, in seconda edizione, auctior, e di cui compare anche un riassunto in latino negli «Acta Literaria Sueciae»20 -i fossili di animali marini sono considerati, sulla scia di Bromell, come segni del diluvio universale. In quest'opera, Swedenborg ricorda anche il reperimento nel 1705 di grandi ossa, nei pressi di Skara. Nel riassunto-recensione in latino non c'è traccia della controversia che sorge a proposito dell'identificazione. Si 137

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