Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

nia. E sempre all'acqua, ad una parte della massa d'acqua del diluvio che in loco mostra di aver agito in modo violento, tanto Swedenborg e Stobaeus quanto anche Linneo attribuiscono gli effetti di un'erosione che pare essere stata, appunto, più forte in Svezia che non nel meridione d'Europa. In un certo senso è stato davvero così e le osservazioni dei naturalisti svedesi pre-linneani corrispondono con «lo stato delle cose». L'erosione che ha lasciato i rilievi antichi della Svezia è stata operata dai ghiacciai quaternari i quali, successivamente, si sono sciolti. In conseguenza di tale scioglimento, lo scudo baltico, di cui la Svezia è parte, si solleva, con movimenti verticali, per ristabilire il proprio equilibrio isostatico16 • Effetto «ottico» di tale fenomeno è il ritiro delle acque del mare e l'incrementum terrae habitabilis. Stobaeus e Swedenborg appartengono alla cerchia di medici-naturalisti svedesi che sono membri dell'Accademia di Uppsala (fondata nel 1720, tra altri, da Eric Benzelius, cognato di Swedenborg, Rudbeck il giovane e Anders Celsius (1701-1744)) o che gravitano attorno ad essa e pubblicano parte dei loro lavori negli «Acta literaria Sueciae»17, appunto gli atti dell'accademia. Sono studiosi che, viaggiando attraverso l'Europa, si incontrano con i più famosi naturalisti di Francia, Inghilterra, Germania e Italia, ne visitano le biblioteche, le collezioni e i musei. Ripercorrendo quello che, da tempo, è l'itinerario degli uomini colti europei, essi, oltre a venire a contatto diretto con la ricerca naturalistica di altri paesi, attutiscono anche l'isolamento che la distanza geografica e la lingua nazionale, poco nota sul continente, danno alla produzione scientifica svedese. 136

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