Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

cesso di Una donna. Il terzo rischio, forse il più grosso in questi tempi di affrettate etichettature, è stato quello di cadere in una facile identificazione con l'autrice e il suo mondo. Cercherò invece qui di spiegare come quello dell'identificazione è stato solo uno dei momenti di un lungo percorso che mi pare travalichi il dato personale, per diventare, spero, emblematico dell'attraversamento della vita e dell'opera di uno scrittore. Questo attraversamento può essere esemplificato in quattro momenti, che, come vedremo non sono strettamente consequenziali nel tempo e per alcuni tratti anche per me non è stato facile districarli fra loro. Il primo momento, I diari come attrazione (1955-197879), è quello in cui sono stata strumento per far pubblicare i Diari inediti della scrittrice che mi avevano in una privata solitaria lettura dei manoscritti immediatamente attratta. Nel secondo momento, Biografia come distacco (197981), ho preso le distanze dalla scrittrice scrivendo la biografia Sibilla Aleramo e il suo tempo. Nel terzo momento, Autoritratto come svelamento ('86) io mi sono servita delle opere, principalmente i Diari, e della biografia della scrittrice e, rispecchiandomi in quelle pagine e in quel vissuto, ho potuto dialogare con la mia parte più nascosta e parlare di me, come ho cercato di fare in Autoritratto capendo finalmente anche il perché di tanta attrazione. Nel quarto momento, La scrittura privata come territorio di ricerca (1980) ho usato il mare di scrittura lasciato dall'Aleramo per svolgere un'indagine da tempo intrapresa e tutt'ora in corso sulla scrittura privata, come traccia scritta dell'androginia del nostro universo mentale e sul� la scrittura privata amorosa rivelatrice dei meccanismi di forza che interagiscono in un rapporto d'amore. 107

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