Il piccolo Hans - anno XV - n. 58 - estate 1988

notes magico Perché? Incontro e scontro con Sibilla Aleramo Penso che ci siano due maniere di essere infedeli. Una più immediatamente visibile, praticata da chi cerca di placare la propria inquietudine nel reale, cambiando continuamente l'oggetto dei propri desideri. Un'altra, forse meno frequente, più segreta, far diventare lo stesso oggetto di desiderio qualcosa di sempre diverso. Quest'ultimo rapporto, anche se saltuario, è quello che mi ha legato con qualche rischio, per più di 30 anni, con l'Aleramo. Infatti, come ha scritto un paio di anni fa Rodolfo Montuoro intervistandomi con Citati sul tema «professione biografo», è possibile «stabilire con uno scrittore, attraverso le sue opere, un vero e proprio incontro simile a quello che si stabilisce fra due persone, durante il quale si alternano reciproche seduzioni, sopraffazioni, attacchi e fughe. La mancanza fisica dell'altro, non meno presente che se fosse vivo, complica il rapporto rendendolo più intimo e segreto.» Ma veniamo adesso ai rischi da me corsi: sono stati almeno tre. Il primo è stato quello di essermi interessata ad una scrittrice italiana in momenti in cui, forse fuggendo da se stessi, ci si rifugiava soprattutto all'estero. Il secondo rischio è stato quello di essermi interessata ad una scrittrice malnominata e peggio capita, ad onta del suc106

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