Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

za la potenza umana, tanto più deve reprimersi l'uomo che ha avuto fortuna, temere gli instabili eventi ed il troppo favore degli dèi» (259-63). Dalla constatazione della reversibilità del fato, e dalla condizione di vincitori e di vinti, Euripide deriva una posizione che non è improprio definire pacifista: «rifugge dalla guerra chi è ragionevole», afferma Cassandra dopo aver predetto le sventure in procinto di abbattersi sui Greci; la successiva precisazione esprime efficacemente il doloroso scenario delle Troiane: «ma se alla guerra ci si arriva, reca gloria alla città il morir bene (kalòs olésthai), disonore il non farlo» (400-02). La sententia chiarisce bene la duplice prospettiva che orienta l'azione tragica dell'Ecuba e delle Troiane, il superamento della contrapposizione fra vincitori e vinti da una parte, e l'evidenziazione della «luce dell'aristia» che spetta anche ai Troiani, pur nel ristretto margine di libertà e di decisionalità loro consentito dalle circostanze18• Proprio questa sententia consente di verificare la distanza che separa, per il problema della guerra, Seneca da Euripide. Quel che sembra venire meno, in Seneca, è la possibilità stessa del «rifuggire dalla guerra», cioè di quanto auspicato da Cassandra. La figura di Agamennone rappresenta, indubbiamente, questa possibilità; ma con un esito che la rovescia, come abbiamo visto, in impossibilità. Resta l'esito del «morir bene», al quale Seneca, però, assegna una preminenza ed un'esclusività che sono ignote ad Euripide, e che tendono a fare del tema della morte la chiave di lettura dell'intera tragedia19 • È soprattutto per questo esito dell'azione drammatica che le Troiane potrebbero in parte giustificare la ben nota definizione di «tragoedia rhetorica» che Leo dette dell'opera di Seneca20 : Astianatte, in particolare, si presenta chiaramente, nell'atto di morire, quale figurazione del sapiens stoico, e quale realizzazione dell'ideale di morte professato dal Seneca filosofo21 • Nel corso dell'azione, va ricorda98

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