Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

·cui la dichiarazione di guerra viene a mettere in subbuglio la pace della nostra stazione termale, mi arriva la vostra lettera che mi porta finalmente un sollievo. Eccoci finalmente sbarazzati di Jung!». Nella notte limpidissima (buio e luminosità), l'annuncio per radio: «È scoppiata la guerra» si accompagna nel bambino di Go-ne-go: à la guerre comme à la guerre alla sensazione di sollievo di essersi liberato della sorellina. Qualcosa ci si chiarisce di quella che è sembrata tante volte la paradossale attesa della guerra come di un bagno di salute, come se la lucidità della coscienza fosse in qualche modo evocata dall'esplosione e dallo scoppio. Non è solo Zeno Cosini a avanzare che forse solo la catastrofe può riportare la salute. Non è solo Hans Castorp a lasciare la montagna incantata, in una guarigione che lo immette nella guerra: eccolo là, è lui quello che vediamo avanzare con gli occhi fissi, calpestando mani e affondandole tra rami spezzati, cantando senza saperlo una canzone in cui si parla di un cuore inciso sulla corteccia degli alberi. La protesi opera il congiungimento tra l'uomo e la natura, le mani sono i rami spezzati, come il cuore è esterno, portato a formare una ferita nella corteccia degli alberi, come il viadotto in Untere Viaductgasse, dove il piccolo Hans di· Freud ha per primo collocato il suo «luogo della fobia», è un'arteria che corre lungo la strada. La ferita interrompe questo congiungimento, ed è da ciò che viene il bagliore, la coscienza dell'uomo che si intrawede per un attimo re del suo destino, di un destino che appartiene all'uomo, e questa nitidezza è la linea scura del portone contro l'abbagliante luce del rettangolo aperto dal basso ritaglio della portina, contro il quale si va a sbattere la testa, ricavandone, per un attimo, la sensazione del benessere. La nevrosi si solleva, la visione si fa nitida, i colori vividi. L'urto, lo choc ha sospeso le costruzioni pazienti e articolate che il soggetto ha posto tra sé e il proprio fondamento psicotico, ci ritroviamo, ed è questo il fascino e la tentazio9

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