Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

coerenti con la volontà di portare alle estreme conseguenze la logica della guerra. Anche per altri aspetti le soluzioni che Seneca propone della vicenda drammatica, tendono a ripristinare quella contrapposizione fra Greci e Troiani, determinata dalla guerra, che in Euripide era stata messa in discussione. Un ruolo significativo, per questo aspetto, è giocato, in ambedue le tragedie euripidee, da Taltibio, il messaggero che reca alle Troiane le decisioni prese dai Greci, e riferisce degli avvenimenti accaduti fuori dalla scena. Taltibio mostra di condividere sinceramente il dolore di Ecuba e delle donne troiane, ed esita a rivelare ad Ecuba le terribili decisioni prese dai Greci, la morte di Polìssena nell'Ecuba (488-500) e quella di Astianatte nelle Troiane (713). Per certi aspetti il Taltibio euripideo tende ad assumere una posizione analoga a quella di Agamennone, fornendo alla parte avversa un aiuto che rasenta in una certa misura la complicità: nelle Troiane consiglia Andromaca sul modo in cui assicurare ad Astianatte una degna sepoltura (725-39), e mostra anche lui, come Agamennone, di temere le reazioni dei Greci per l'eccessivo favore accordato alle Troiane (304-05). Il Taltibio senecano mantiene solo il nome di quello euripideo: il suo unico intervento, all'inizio del secondo atto, serve a comunicare al coro la notizia dell'apparizione di Achille, e della richiesta del sacrificio di Polìssena (i68-202). La funzione del messaggero, nella tragedia senecana, è assunta da un anonimo nuntius, che interviene nel quinto atto per riferire della morte di Polìssena e di Astianatte. Il personaggio sembra accostabile, per la partecipazione che rivela nella sua narrazione, al Taltibio euripideo. A differenza di quest'ultimo, però, il nuntius di Seneca si mostra commosso, e spaventato, soprattutto per il duplice sacrificio a cui ha assistito, che condanna apertamente quale misfatto religioso, ferum e triste scelus (1507) e nefas (1119). Nessuna esplicita parola di solidarietà è invece 88

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