Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

di rovesciare la condizione di vinti in ·cui si ritrovano, affermando un valore che trascende la realtà della guerra. Un effetto analogo e parallelo è ottenuto, nelle Troiane, dal processo a cui Ecuba sottopone Elena, la moglie di Menelao il cui rapimento, per opera di Paride, aveva provocato la guerra: le argomentazioni di Ecuba trovano in parte consenziente Menelao, e servono anche in questo caso a stabilire un terreno d'intesa fra Greci e Troiani. Su questa ambiguità di rapporti fra vinti e vincitori, che caratterizza la rappresentazione della guerra nelle due tragedie euripidee, si è soffermato recentemente Paduano, che ha segnalato, in particolare, come la scintilla del conflitto tragico, nell'Ecuba e nelle Troiane, scaturisca precisamente dalla dialettica di due diverse dimensioni intellettuali, quella dominata dalla logica della guerra, sedimentata dai dieci anni del conflitto, e quella evidenziata dallo sforzo di affermare una nuova solidarietà, a partire dalla comune condizione umana dei vinti e dei vincitori. La rappresentazione tragica evidenzia, in questo senso, un conflitto ideologico, tipicamente euripideo, nel quale la scompaginazione del rapporto fra vinti e vincitori porta alla proposizione di una nuova solidarietà, fondata sulla comune condizione di dolore e di angoscia9 • Seneca, nelle Troiane, sembra scartare proprio l'aspetto più peculiare della rappresentazione euripidea della guerra, quello del faticoso superamenteo della contrapposizione dei vincitori ai vinti. L'atteggiamento di Agamennone, come ho accennato, non risulta influenzato, nella difesa di Polìssena, dal suo legame con Cassandra; Ecuba, nel prologo, accenna solo genericamente al destino di Cassandra, anch'essa destinata, come le altre Troiane, ad andare in sposa a qualche greco (61). Le motivazioni che Agamennone reca, nell'opporsi al sacrificio di Polìssena, appaiono dettate da considerazioni politiche, e non da ragioni personali; come del resto squisitamente politiche sono anche le argomentazioni di Pirro, del tutto 87

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