Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

«Questo libro... » Semplice tocco marginale, o sintomo? Verso la fine del récit Parigi 1916, il lettore s'imbatte in una dichiarazione d'autore, tanto inopinata quanto bugiarda: In questo libro, dove non c'è un solo fatto che non sia fittizio, dove non c'è un solo personaggio 'a chiave', dove tutto è stato inventato da me secondo le necessità delle mie dimostrazioni, io debbo dire ... che solo i parenti milionari di Françoise...son persone reali, che esistono... Il fine di tale pagina è l'elogio della grandezza d'animo del popolo minuto della Francia, «selon Saint-André-desChamps», nelle strette, nelle pene della guerra - elogio introdotto con l'esempio degli umili e generosi Larivière. Ma naturalmente, dopo tanto aggirarsi nei cunicoli della guerra, ciò che interessa qui al lettore è l'accenno a «ce livre», al piacere e all'emozione che derivano all'autore dalla scrittura di tale libro. È un segnale da non lasciare perdere. Come ben� si sa, i conti finali con lo scrivere un romanzo sono prossimi: si faranno un poco più avanti, al riepilogo nella «matinée» in casa Guermantes. Giuliano Gramigna 78

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