Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

mia sul cammino di questo studio sulle nevrosi che volentieri chiamerei di sopravvivenza e nelle quali si ritrova quell'impianto finzionale che già mostrai accompagnare, necessario a farle tollerare e riconoscere, le nevrosi traumatiche dette da Freud anche «nevrosi di sopraffazione». Chiamato indirettamente in causa da Freud, Julius Wagner Jauregg, direttore della sezione psichiatrica dell'ospedale generale di Vienna, reagisce accusando l'antico compagno di scuola di essere soltanto un imitatore del francese Pierre Janet. Gli dà insomma del falsario ed è singolare come anche un serio studioso come Sulloway metta tutto il suo impegno a dissolvere la «leggenda freudiana» dimostrando che il padre della psicoanalisi non ha inventato niente: ha copiato e rubato ogni cosa a chi lo aveva preceduto o gli stava accanto. Una buffoneria e la lotta per la sopravvivenza. Siamo davanti a qualcosa che si ripete ma di cui non possiamo dire che si rinnova. Il buffone per eccellenza è Pulcinella e dietro Pulcinella, Jones ci ha abituati a scorgere il pene che cade e risorge, si abbatte illanguidito e si rialza pronto a colpire ancora. Il risveglio della Primavera potrebbe però non avvenire. È questo un motivo di profonda inquietudine nell'umanità primitiva che vede calare il sole, arrivare l'inverno, ma anche di angoscia iri una donna, la prima paziente di cui ho parlato, cui la guerra rapì, niente, ma dall'aver udito il racconto della crudele uccisione dello zio amatissimo dalla madre e del riaffiorare un giorno del suo cadavere dalle acque in cui era stato gettato, trasse il profondo impaccio amoroso e vitale di che cosa si fa quando a ritornare non è il vivente ma il morto? Una donna non più giovane sogna spessissimo di telefonare a un uomo con cui da ragazza ebbe una breve relazione. Più anziano di lei, quest'uomo è morto da molti anni, perchè dunque continuare a cercarlo? Contrariamente ad altri sogni in cui le persone morte 26

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