Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

vie della propaganda e della corruzione, medici si prestano a sperimentazioni sui malati nell'interesse delle case farmaceutiche, trascurando le possibilità di guadagni cui le proprie capacità li dispongono. Disperdono le ricchezze delle proprie sostanze sessuali cercando i parassiti e le malattie cui pure sarebbero per ufficio chiamati a porre rimedio. (Una primaria responsabilità dei medici, e dei tecnici, nel favorire i primi successi di Hitle� ci aiuta forse a comprendere come nel servizio sanitario competenze e mezzi più che adeguati si accompagnino, negli utenti, a costante allarme ed emergenza). Reclamano e respingono i beni che i fratelli contrastano loro. Si strappano a un territorio, si deportano in un altro. Viaggiano come su una tradotta. Si danno prigionieri. Ma se in questi ora descritti riconosciamo fenomeni di transfert che utilizzano per manifestarsi in analisi, i residui di lontani sommovimenti bellici, quelli che soprattutto ci interessano sono i caratteri, gli aspetti strutturali, delle specifiche nevrosi di guerra in tempo di pace, di cui abbiamo visto come siano differenziabili da una ingiustificata, perché accompàgnata da una forte costituzione fisica, fragilità di salute: una fragilita inscritta addirittura nelle cellule che in certi casi, per un eccesso di trombossano nel sangue tendono a creparsi, a scoppiare, a lasciarsi penetrare; e questo accertamento medico ci dice già qualcosa ·su cui poi torneremo: la barriera «molle» per il nevrotico che si manifesterà subito dopo i quattro anni nella nevrosi ossessiva o, in seguito, nell'isteria, è, per il nevrotico di guerra in tempo di pace, una barriera della· cui esistenza si è portati, evidentemente con qualche ragione, a dubitare: esiste, o è già crollata? C'è dunque qualcosa di minato, delle mine nascoste, un terreno minato che l'analista si trova ad attraversare. La nevrosi di guerra è penetrata nel tempo di pace. Ma questo si è reso possibile perché essa si definisce in relazione non alla guerra, ma al padre. 20

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