Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

d� spartire con le lugubri e sacrileghe fanfaronate del «morir matando», teorizzato da qualche cattolico spagnolo durante la guerra civile. E il Vangelo stesso ci racconta che i tagliatori d'orecchi finiscono spesso nel cortile delle negazioni e delle abiure. Propaganda - «La nascita di una nazione (1915) di D.W. Griffith e Shoulder Anns (Charlot soldato, 1918) di Charlie Chaplin sono il Moby Dick e l'Hucklebeny Finn dei film americani di guerra. Questi due film contengono gli archetipi tematici, le idee di intreccio, gli incidenti storici, i personaggi e le premesse culturali che definiscono il successivo mezzo secolo di storie americane di battaglie descritte sullo schermo». Lo afferma, non senza enfasi iperbolica, Norman Kagan nel libro già citato. Anche asserire che le origini del genere si confondono con quelle stesse del cinema è, almeno cronologicamente, una forzatura a meno di estendere la nozione di «origini» al decennio 1910-19, cioè al periodo della prima guerra mondiale. Nella sua storia del cinema americano Lewis Jacobs scrive: «Nel 1914... bastarono due mesi perchè venissero presentati al pubblico centinaia e centinaia di film di argomento politico e militare... Lo schermo non faceva eccezione per nessuna delle nazioni partecipanti al conflitto... Anche i tedeschi godevano dello stesso trattamento. Gli Stati Uniti giunsero, anzi, al punto di importare film tedeschi di guerra... The Gennan Side ofthe War, in particolare, richiamò migliaia di spettatori. Tutti questi film comparvero nelle sale americane fino al 1916... L'atteggiamento generale del pubblico verso il conflitto europeo si riassumeva nel titolo del film (francese) War is Hell (La guerra è un inferno)». Affermazione, quest'ultima, che probabilmente riflette le opinioni «liberal» di Jacobs più che la realtà. Porta la data del 1915, il primo film americano di espli181

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==