Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

c'è più nessun disegno dell'anima che si proponga come disegno del mondo e possibile scopo dei potenti. Le due linee si spezzano definitivamente secondo una disarmonia del microcosmo cristiano rispetto al macrocosmo politico. Una disarmonia che tuttavia viene sanata dall'esperienza protestante, sia quando, sull'antica strada paolina e agostiniana, separa obbedienza religiosa e ossequio politico, costituendo di fatto due ambiti e una scissione della persona, anima religiosa e corpo politico, che peserà su tutta l'esperienza moderna, sia quando la confessione religiosa si proporrà, essa stessa, come diretto potere politico. In entrambi i casi la valutazione della guerra diviene un elemento che appartiene alla gestione del potere dello stato. Il dubbio che noi troviamo nel testo di Grozio sul fatto se vi sia piena coincidenza tra Vangelo e ideale pacifista, va certamente collocato in queste rovine. Pensare la guerra significa pensare un evento laddove esso accade, secondo le caratteristiche specifiche e reali del suo accadere, poiché la forma stessa del pensare è assumere nel concetto chiaro e distinto la realtà di un contenuto. La pratica della guerra inerisce direttamente alla vita politica degli stati nazionali che, nel Seicento, sono realtà politiche complesse e organizzate dove la figura del re incarna l'unità politica. La guerra appartiene per natura alla loro identità di potenza, mentre il problema della pace è invece solo quello del patto sociale che garantisce la sicurezza reciproca degli uomini nel sistema delle leggi dello stato (sarà poi Rousseau, criticando Hobbes, a sostenere che è proprio dal desiderio di pace che nasce la guerra). Su questi punti, che circoscrivono il luogo in cui è possibile riflettere sulla guerra, convergono due linee di pensiero, all'apparenza lontane, ma in certo modo invece convergenti. La prima è la regolamentazione della guerra attraverso la determinazione di diritti che il caso straordinario del conflitto non può travolgere. In questo modo la guerra si 156

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