Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

E non aveva Freud, nella ricordata lettera a Lou Salomé del 25 novembre affermato «l'umanità sembra [...] morta davvero?» La sottolineatura è nostra; si tratta infatti di un termine-chiave, o meglio di una costellazione concettuale, che dominerà d'ora innanzi, e con particolare intensità negli anni di guerra e in quelli immediatamente successivi, il pensiero di Freud, e gli imprimerà la radicale curvatura di Al di là del principio di piacere con l'emergenza, appunto, di Thanatos. Ma questa è materia nota, e largamente approfondita negli studi sulla psicoanalisi e su Freud. Ci sia consentito, perciò, piuttosto che ritornare su di essa, aprire una breve digressione - sempre a partire dal saggio che andiamo esaminando. Esso contiene, nelle prime pagine, una raffigurazione, particolarmente appassionata, e di alta tensione stilistica, dei «vantaggi e delle attrattive dei paesi civili», visti, nel loro insieme, come «una nuova patria più ampia»; una immagine consolidata dalla comunanza spirituale, a qualunque Paese appartenessero, con «i grandi pensatori e artisti di tutte le nazioni». Il cittadino dei «paesi civili» poteva in tal modo bearsi del mare azzurro e di quello grigio, delle bellezze dei monti nevosi e di quelle delle verdi praterie, dell'incanto della foresta nordica e dello splendore della vegetazione meridionale, dell'atmosfera dei paesaggi legati ai grandi ricordi storici e della quiete della natura inviolata [...] Qui era sviluppata al massimo la fredda inflessibile energia, là l'arte gentile di abbellire la vita, e ancor più in là il senso dell'ordiné e della legge, o un'altra di quelle qualità che hanno fatto l'uomo signore della terra33 • Espressioni come queste, abbastanza infrequenti negli scritti di Freud- anche se non insolite in talune delle lettere della sua corrispondenza privata- hanno richiamato 115

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