Il piccolo Hans - anno XIV - n. 56 - inverno 1987

nostre intime resistenze. Ebbene, guardi che cosa sta accadendo in questa guerra, guardi le crudeltà e le ingiustizie di cui si rendono responsabili le nazioni più civili, la malafede con cui si atteggiano di fronte alle proprie menzogne e iniquità a petto di quelle dei nemici; e guardi infine come tutti hanno perso la capacità di giudicare con rettitudine: dovrà ammettere che entrambe le asserzioni della psicoanalisi erano esatte. È probabile che esse non fossero del tutto originali: molti pensatori e conoscitori del genere umano hanno detto cose analoghe. Tuttavia la nostra scienza ha portato entrambe queste tesi fino alle loro estreme conseguenze e le ha utilizzate per chiarire numerosi enigmi di natura psicologica. Augurandomi di rincontrarla in tempi migliori, La saluto con molta cordialità. Suo Sigmund Freud26 • 4 -La guerra e la morte Non so quanto il traduttore del saggio freudiano Zeitgemiisses uber Krieg und Tod, Cesare Musatti, si sia lasciato suggestionare, nella scelta di rendere il titolo come Considerazioni attuali sulla guerra e la morte dalla analogia con le Unzeitgemiisse Betrachtungen («Considerazioni inattuali») di Friedrich Nietzsche. Né mi sembra da escludere che a quel titolo, e a quel testo, lo stesso Freud ponesse mente. Paul-Laurent Assoun ha dimostrato che la conoscenza che Freud aveva di Nietzsche sia stata maggiore di quanto egli amasse ammettere27 • Certo si è che anche le Betrachtungen di Nietzsche hanno attinenza, se non direttamente con la guerra, con le conseguenze della euforia della vittoria del 1870 sulla Francia nello spirito tedesco; più ancora, esse, e particolarmente la seconda, Dell'utilità e dello svantaggio della storia per la vita sono volte a smascherare i limiti di una cultura che aveva fatto della «morte della tragedia e trionfo della 'ratio'» (VattimoW 113

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