Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

questo corso che cristallizza le ricerche dei positivisti, Kraepelin è divenuto agli occhi di tutti il responsabile principale. Soprattutto negli anni sessanta Kraepelin ha incarnato l'immagine di una psichiatria senz'anima, oggettivante, utile unicamente a etichettare e rinchiudere il paziente. Così lo presenta Ronald Laing ne L'io diviso (motivo ripreso nel film Family Life) e il giudizio si ripete nei testi del movimento antipsichiatrico.6 E così lo vedono gli psicoanalisti: Kraepelin appare un'antitesi storica di Freud, non senza una tentazione per la figura retorica delle «vite parallele» come emerge dai riferimenti di Kolle7 e di Postel.8 La stessa iconografia non rende il volto turbato e scettico del giovane ricercatore di Dbrpat ma di solito propone lo sguardo austero del clinico di Monaco, prototipo del gran vecchio della psichiatria classica. Tutti tendono a scordarsi delle perplessità di questo autore, ne hanno preteso e pretendono un'immagine a tutto tondo, senza incertezze. Se si eccettuano i medaglioni agiografici, non molti sono stati negli anni i contributi critici sulla sua opera.9 Eppure è un ritratto da rivedere, oggi che con il gran vecchio si torna per più ragioni a fare i conti. Nonostante la radicalità delle obiezioni che non gli sono state risparmiate, e anzi nei suoi confronti sono state più intense che contro ogni altro protagonista del suo tempo, rimane qualcosa del suo pensiero che non si riesce ad allontanare e tende a imporsi imperiosamente. Quali possono essere i motivi attuali di un ripensamento su Kraepelin e su quella tensione nosografica della psichiatria che egli più di tutti testimonia?10 Nel corpo lacerato della ricerca clinica, oggi come un secolo fa a Dorpat, riappare un'esigenza: definire l'oggetto della scienza e della pratica. In questa linea si collocano le fatiche statunitensi dei DSM (Diagnostic and statistica! manual of menta! disorders, III ediz.: la quarta è in cantiere), e altre posizioni formalizzanti internazionali, 98

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