fugge più in fretta possibile nella tana-casa, proprio come un nevro. tico si rifugerebbe in casa per i rimorsi e le paure di persecuzione nel caso che, per motivi interni o esterni, non fosse in grado di innalzare le proprie misure difensive. Ci sono anche bambini che violano intenzionalmen_ te e sfacciatamente questa regola e così, allo stesso tempo, irridono gli altri,20 ma la grande maggioranza di essi si guarda bene dal toccare il terreno con il piede sollevato, anche se, su di un piede solo, riescono a mantenere a fatica la posizione eretta. Ho visto alcuni bambini che, dopo aver toccato per la stanchezza il terreno con il piede che avrebbe dovuto essere sollevato, correvano il più in fretta possibile nella tana con una espressione di grande paura, sebbene gli inseguitori fossero ancora a una distanza non pericolosa. Per contro ho avuto modo di osservare come un bambino, il cui piede sollevato aveva toccato il terreno, fosse molto turbato e attendesse gli inseguitori come paralizzato davanti alla tana sino a quando una pioggia di frustate lo spinse alla fuga. Il fatto si è svolto nel quadro della comparsa di una inibizione nevrotica e non temevo di sbagliarmi quando - prescindendo da impulsi masochistici entrati in gioco - supposi che la causa dell'inibizione qui, come nella nevrosi, fosse da ricercare nel conflitto tra il desiderio d'incesto riattualizzato improvvisamente nel gioco - e che in conseguenza voleva irrompere nella coscienza - e le tendenze repressive che tentavano di evitare questa stessa irruzione nella coscienza. Alla categoria della determinazione dialettica appartiene anche il mutamento nella figura della «volpe». C'è un bambino nella schiera dei giocatori (fratelli) al quale il padre volpe trasmette magicamente,21 mediante una frustata, il potere di punire i suoi figli (fratelli)22 ostili e di. commettere l'incesto; questo bambino non assume questo ruolo solo per pressione esterna, come si potrebbe arguire tenendo presente esclusivamente il contenuto 52
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