Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

cellazione del maiale sia stata altresì raffigurata dal bambino una concezione sadica del coito dei genitori che, nel ristretto appartamento comune, il bambino aveva avuto molte opportunità di osservare. Per la nostra analisi è interessante anche il fatto che i severissimi criteri educativi del padre non riusciranno a dissuadere il ragazzino dall'uso di una imprecazione ungherese che accenna esplicitamente a un coito con la madre. Ali'inizio della pubertà il ragazzo si è ucciso, sparandosi, per un amore infelice. Le esperienze analitiche mostrano come anche questo fattore, secondo la legge del taglione dell'inconscio, alluda a una forte fissazione sul complesso dell'incesto, con desiderio di morte per il padre. Nei giochi individuali che abbiamo comunicato si potrebbe, con il supporto della metodologia psicoanalitica, dimostrare il ruolo causale dei complessi e delle pulsioni erotiche-infantili (negli esempi sopra descritti soprattutto del complesso dell'incesto) che sono riusciti, in una particolare forma di deformazione, avvalendosi - nel gioco - di una copertura, a ottenere il soddisfacimento del desiderio. Sottoponiamo ora all'analisi alcuni giochi generalmente noti e diffusi che mostrano elementi comuni ai giochi individuali già esaminati. Per esempio un gioco molto diffuso è «la volpe va nella tana» (francese Mère Garuche, la Vieille Mère Garuche, ungherese Santa r6ka). Si disegna un cerchio sul terreno che è la casa o tana della volpe (francese maison, camp; ungherese Lyuk). Nella casa (tana) sta la volpe -Mère Garuche - su entrambi i piedi; in mano tiene la «garuche», il salame o la frusta fatta con un fazzoletto arrotolato con un nodo all'estremità. La volpe esce dalla tana, insegue gli altri giocatori ma sempre saltellando sullo stesso piede e se acchiappa, colpisce o tocca qualcuno con il suo salame, quest'ultimo diventa la «volpe zoppicante» - Mère Garuche - ed è inseguito e col44

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