Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

ta per fare uscire il fumo. Le aperture servivano anche come forni. L'analisi del gioco corrisponde a quella effettuata sopra, con l'aggiunta che qui nella struttura del gioco ha avuto un ruolo importante anche l'erotismo anale e uretrale. Il bambino ha versato acqua e spesso anche la· sua orina nel foro superiore, osservando con molta gioia come i liquidi fuoriuscissero, tra i due lati (nell'analisi, tra le cosce), da sotto. Nell'analisi il buco è stato interpretato anche come gabinetto. Questa costruzione è molto simile all'edificio, a forma di torre, fatto da una bambina di sette anni, e consistente in due balaustre parallelle che conducono a un portone. Le bambole poste poi vicino a questa costruzione, sedute, nude, con le gambe divaricate, non lasciano alcun dubbio che la loro posizione sia, all'origine, dovuta all'interesse erotico, allora molto accentuato, della bambina per gli organi genitali del corpo umano. Il fatto che, in questa e simili costruzioni di gioco, l'interesse erotico per il corpo umano si sia creato una maniera di esprimersi ludica attraverso formazioni simboliche viene confermato direttamente da un disegno fatto per gioco dalla stessa bambina.5 Nel disegno la facciata della casa è raffigurata come un volto umano. (Alla domanda «questa è una casa, o una persona?» risponde «non si può proprio sapere»). Il significato erotico della casa è reso evidente dalla coppia di innamorati disegnati all'interno che, in quel momento, ricoprivano per lei il ruolo dei genitori. Il gioco preferito di un mio giovane amico, dai quattro ai sei anni, N.J., era «il maiale trafitto». Il bambino macellava, con una lesina da sellaio, manici di brocca o un pezzo di legno come se si fosse trattato di un maiale, e vi si inginocchiava sopra grugnendo egli stesso come un maiale che stesse per essere macellato. Successivamente, con grande pietà, seppelliva il maiale così giustiziato, assumendo di preferenza il ruolo di un campanaro o di un 42

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