alla loro inseparabile totalità. Facciamo un esempio prendendo un verso di Edward Lear: Jt's a regular brute of a bee, dove l'allitterazione delle «r» e delle «b» stringe i legami e cementa lo strano groviglio associativo composto dai termini regular, brute e bee: il pensiero attorno all'ape è tutto in questo impasto e soltanto in esso, si cristallizza quella che potremmo chiamare un'immagine fonetica. Le associazioni improbabili passano spesso attraverso il gioco dei suoni: il famoso cats = bats di Carroll è una prova definitiva dell'evidenza gnoseologica della materialità della parola; il pensiero è tutto dentro al suono cat e al suono bat e a quell'improbabile passaggio del cambiamento di lettera: non è esportabile né riproducibile altrove. Allo stesso modo leggiamo: That globular Person of Hurst, That ombliferous Person of Crete, oppure un verso come He turned perfectly green (sempre di Lear), ma anche, tra i mille esempi che si possono trovare in Carroll, Humpty Dumpty il cui nome significa la sua forma, oppure l'effetto di opposizione-ricomposizione che c'è nel Nohow = contrariwise di Tweddledum e Tweddledee. Why is a raven like a writing-desk? equivale a un'operazione di poetica, è il nonsense che parla del nonsense, espone le sue tecniche e ne discute; l'interrogativo è in realtà un'affermazione, poiché non essendoci una risposta possibile, non esiste la domanda, e l'affermazione è: il nonsense si fa così come io ti faccio questa domanda. Un'altra significativa coincidenza con le tecniche del lavoro onirico è costituita dall'inversione, ovvero dal rovesciamento del significato, dalla sostituzione mediante il contrario, dall'inversione nell'ordine di successione degli eventi, e non occorre qui ricordare l'uso sistematico che ne ha fatto Carroll a cominciare dal secondo libro dell'Alice (Alice corre a sinistra per andare a destra, la White Queen prima urla per il dolore e poi si punge, ecc.). Quanto a Lear si può prendere un limerick a caso e leggerlo 180
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