Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

reso nella sua completezza d'origine, legato alle sensazioni, agli affetti, agli oggetti, ai luoghi, all'azione mentre è ancora tutt'uno con la propria necessità. La raffigurazione plastica del pensiero, che Freud chiama anche drammatizzazione, è la parte più interessante del lavoro onirico. Per segnalare la radicale differenza tra il pensiero comunicato trami te i processi di razionalizzazione, astrazione e sintesi e quello espresso con il lavoro onirico, Freud fa appello alla differenza che passa tra la scrittura alfabetica e quella ideogrammatica, dove il sole è espresso dall'immagine del sole, la lettera si identifica con l'immagine e si impone alle nostre menti civilizzate come qualcosa che ci è difficile intendere, implica il crollo della catena dei significanti, l'annientamento della barriera stessa tra il significante e il significato, il recupero di una globalità decisamente perduta. Freud lo definisce regressivo, in quanto è un ritorno a stadi primari dell'evoluzione della psiche, ma anche e soprattutto usa il termine arcaico, che è quello che qui ci sembra più rilevante e che ci porta direttamente nell'area del pensiero primitivo. La lettera non è il referente dell'immagine, ma è l'immagine stessa; arroga a se stessa tutta la materialità e la viva immediatezza comunicativa dell'immagine. Nel nonsense, la lettera sposta, attira dentro di sé la referenza; mettendo prepotentemente in evidenza la propria costituzione, la propria materialità distoglie l'attenzione dall'allusione ai significati e propone invece se stessa dentro alla casella rimasta apparentemente vuota. Se c'è un'intenzione nel nonsense, è quella di sbiadire il significato delle parole, di renderlo il più fievole possibile, di cancellarlo, con lo scopo dichiarato di sostituirlo con il significante. Ora, la materialità della parola è il suo suono; è dall'appercezione del suono che si trasfonde l'immagine linguistica della parola. Se lo sviluppo del pensiero occidentale ha portato alla biforcazione dei due elementi, suono e immagine, nel lavoro onirico essi sono ricondotti 179

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==