Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

alternative autoescludentesi e sebbene oggi questa alternativa abbia perso l'apparente ovvietà che poteva avere negli anni Cinquanta, rimangono interessanti le argomentazioni che l'autrice ha usato. La parola poetica, dice, è carica di tentacoli, si proietta fuori da se stessa, cerca e impone innumerevoli coinvolgimenti con le parole che le stanno accanto; le parole del nonsense invece sono sole, isolate, ben distinte le une dalle altre con un preciso carattere di mantenuta separatezza (oneness), rifiutano la proprietà amalgamativa e generativa delle parole poetiche; la loro attività dentro al contesto è quella di stare diligentemente e ordinatamente allineate (one plus one plus one plus one), pezzettini (bits) che stanno al loro posto come tessere di un mosaico. Il mosaico può essere disfatto e i pezzettini sparpagliarsi, restando sempre ugualmente distinti e separati. La separatezza delle parole è indispensabile affinché l'associazione mantenga perennemente il carattere dell'incompatibilità. Quello che vogliamo qui indagare è l'area di appartenenza del nonsense al lavoro arguto del Motto di spirito di Freud.9 Nel motto di spirito c'è infatti la sintesi di due elementi la cui associabilità è considerata impensabile dal senso comune. La nuova formazione provoca stupefazione e meraviglia, e immediatamente dopo illuminazione. Tra il motto di spirito e il nonsense c'è una base formativa uguale, in quanto c'è il coagularsi di associazioni impensabili, ma sono diverse le intenzioni. Il motto di spirito serve a far emergere un pensiero trattenuto nel preconscio dalla censura, e ha carattere liberatorio, poiché trova il modo di eludere la censura procurando così un immediato solli�vo e, ciò che più conta, permette di evitare le conseguenze devastanti che tale contenuto potrebbe avere se venisse espresso in termini normali. Il nonsense non ha questa funzione terapeutica, soprattutto non ha un contenuto legato a una contingen,rn precisa e definita. Nel nonsense c'è sorpresa e meraviglia, le prime 172

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