Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

etrusca presso Orvieto: e che hanno l'esatta corrispondenza, anche figurale, con il capitolo della visita alle Tombe di Kòr, in She. I rapporti, peraltro, si moltiplicano se appena il romanzo e il sogno vengano letti in profondità. Leo «n'est qu'un Double, le fils revenant d'un père mort» si sottolinea in un commento dedicato al sogno della dissezione del bacino, nel volume Les corps malades du signifiant, che raccoglie un seminario di François Perrier. D'altro lato, Ayesha figura la Madre Immortale, insieme «Femme fatale et tueuse», il cui coito è inseguito (occultato) per tutto il romanzo, fino all'impossibilità finale. Più importante di tutto ciò: tanto nel sogno quanto nel romanzo agisce un desiderio ereditato (dal vecçhio Briicke? «i figli raggiungeranno forse ciò che il loro padre non è riuscito a conseguire» - pensiero consolante; e quanto a Leo, tale elemento è fin troppo patente, è il primum mobile della narrazione...) Ma, appunto, è la domanda: quale desiderio? 5. Proviamo a girare per il momento la domanda in un'altra; perché questo romanzo convocato in un sogno? Il confronto delle date offre qualche pretesto. She viene pubblicato nel 1887; il tempo immaginario della vicenda non è precisato - c'è solo una data, insufficiente, della lettera di Holly al curatore: 1 maggio 18... (supponiamo tuttavia, leggittimamente, intorno all'Ottanta). Ma nella vita di Freud il 1887 corrisponde al «caso della cocaina» e allo scritto Bemerkungen uber Cocai'nsucht und Cocai'nfurcht e, più importante, alla conoscenza di Wilhelm Fliess. Ancora: la data. di nascita di Henry Rider Haggard è il 1856, come quella di Freud. (È vero che, per un lapsus significativo, Didier Anzieu, dedicando spazio all'analisi del sogno in questione nella sua Autoanalisi di Freud, assegna tale data al personaggio romanzesco di Leo: «Leo Vincey, è nato come Freud nel maggio 1856»; cosa che 161

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