Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

alle stesse fonti, lavoriamo sopra lo stesso oggetto, ciascuno di noi con un metodo diverso... ». «O entrambi... abbiamo in egual modo frainteso l'inconscio, o entrambi l'abbiamo compreso esattamente... » Se non si può dire che lo scrittore venga convocato a cauzionare la teoria psicoanalitica, è almeno un atto di riconoscimento, di incontro nel riconoscimento che postula l'amorosa (aggettivo pertinente) familiarità freudiana con la letteratura, non necessariamente solo e sempre quella massima: «gli piacevano i romanzi polizieschi di Dorothy Sayers, Orizzonte perduto e Addio Mr. Chips di Hilton... » (Jones); ma pure Ben Hur di LewisWallace, The jumping frog of Calavera County di Twain, Das Liebeskonzil di Oscar Panizza... (vide gli annessi nell'Autoanalisi di Freud di Didier Anzieu). 3. Tuttavia: si tratta di connessioni che rientrano in un quadro prevedibile, quello della generica, e indispensabile, interdisciplinarietà. Ma il termine «connessione» può acquistare a proposito di Freud un valore forte: dipende dal luogo dove l'incrocio avviene, dal rapporto di scambio attivato, direi perfino dalla filologia che ne sostiene la lettura. Il primo dato essenziale per She è che la citazione del romanzo avviene in un sogno, ossia in un luogo esplicitamente marcato per quanto attiene al tipo di discorso qui avviato. Si tratta, beninteso, di una criptocitazione ma che richiede poca fatica per venire alla luce, come risulta dal commento-interpretazione con cui Freud accompagna il racconto del sogno nelle pagine della Traumdeutung (da questo momento in poi non farò più distinzione, mi pare legittimamente, fra i due testi sogno/interpretazione, usandoli come un testo unico...) La citazione è già implicata nelle battute iniziali: «Il vecchio Briicke deve avermi assegnato un compito; cosa strana, si riferiva alla dissezione della parte inferiore del 157

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