Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

affisso-pressappoco come i cartelli: 'Vietato fumare', nelle sale d'aspetto delle ferrovie»; una precisazione, se non incongrua, quanto meno singolare, che forse si può spiegare col fatto che nel negozio del barbiere-come risulta dalla lettera di Fliess - Freud aveva dovuto «aspettare», «sovradeterminato» dal divieto convenzionale di fumare quando si segue un funerale, e tanto più di un familiare stretto. Un divieto, dunque, collegato-nella forma che assume il fluire delle associazioni a una certa distanza di tempo dalla prima esposizione del sogno-alla stazione ferroviaria. Ma anche a quel «transito», a quel «passaggio» che è la morte, in particolare, del padre- con tutto ciò che questa come egli stesso_ha sottolineato reiteratamente-ebbe a significare per Freud. Nella stessa costellazione sembra rientrare una parte, almeno, di un altro sogno, quello del «Conte Thun», cui Freud dedicò, nella Interpretazione dei sogni un ampio commento;52 inferiore, per numero di pagine, soltanto a quello sulla «Iniezione a Irma». E ampio spazio, a loro volta vi dedicano Grinstein53 e Anzieu.54 Si tratta di un sogno molto complesso: nel quale, tuttavia, i riferimenti alla stazione, al viaggiare, al treno, sono probabilmente più significativi di quanto questi commentatori-che non avevano l'interesse specifico che orienta queste notenon abbiano sottolineato. Il sogno-che viene fatto nel treno tra Vienna e Aussee, dove Freud si recava in vacanze-presenta una situazione che «trasferisce il sognatore nell'anno rivoluzionario 1848». Vi è assembramento di studenti e, più avanti, all'università, è come se «gli ingressi fossero ostruiti e si dovesse fuggire», anche «le stazioni sono occupate». Ciò ci richiama ad un altro significato di Verkehr (Verkehren vuol dire, tra l'altro, «rovesciare», «cambiare», «invertire»). Nel «preambolo piuttosto lungo» che Freud premette 146

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