Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

cinque anni, Freud dice di intravvedere per «E.» una possibilità di (relativa) guarigione, di una «conclusione del trattamento». E ciò apre per lui, Freud, «almeno una prospettiva felice», che renderà più lieto l'imminente Natale. È emersa infatti, nell'analisi, «profondamente sepolta sotto tutte le fantasie [...] una scena del suo primo periodo di vita (prima dei ventidue mesi) che soddisfa tutte le richieste e in cui convergono tutti i restanti enigmi». Se si tiene presente il grafico disegnato da Freud nella Minuta M appaiono evidenti i motivi di soddisfazione tratti da Freud per aver raggiunto attraverso «Il lavoro [analitico] » un «livello sempre più profondo».34 Emerge-Freud ha acquistato e letto da poco35 La scoperta di Troia di Heinrich Schliemann-la metafora «archeologica» che tornerà frequentemente nei suoi scritti: «È come se Schliemann avesse scavato un'altra Troia ritenuta fino ad allora leggendaria». Il fatto che Freud regali al suo paziente «un quadro raffigurante Edipo e la Sfinge» come riconoscimento di «questo suo buon lavoro», può far pensare che proprio con l'Edipo la scena «tutta sessuale, innocente, naturale, eccetera» rievocata da «E.» fosse connessa: ma è solo una supposizione. Freud non ci offre altri lumi. Aggiunge tuttavia-e dalla lettera traspare chiaramente che questo non è un motivo minore della sua euforia: Grazie a una svolta inattesa E. è riuscito a dimostrare su se stesso la solidità delle mie teorie e a fornirmi la soluzione, che fino a quel giorno mi era sfuggita, della mia vecchia fobia per i treni... La mia fobia era dunque una fantasia di impoverimento, o piuttosto una fobia della fame, dipendente dalla mia ghiottoneria infantile ed evocata dalla circostanza che mia moglie non ebbe dote (della qual cosa sono orgoglioso, peraltro). Udrai di più a questo riguardo al nostro prossimo congresso.36 141

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==