Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

Inoltre la donna mi ha lavato con acqua rossastra, nella quale lei stessa si era lavata in precedenza (non molto difficile da interpretare; io non ho trovato niente del genere nei miei ricordi, e così lo ritengo un vecchio reperto genuino) e mi ha incoraggiato a rubare dei «diecini» (pezzi da dieci Kreuzer) per consegnarli a lei. Una lunga catena di associazioni unisce questi primi diecini d'argento al mucchio di biglietti da dieci fiorini che nel sogno vidi destinati a Martha per le spese della settimana. Si può riassumere il sogno con le parole «cattivo trattamento». Come la vecchia riceveva denari da me per il suo cattivo trattamento, così io ora guadagno denaro per il cattivo trattamento dei miei pazienti.13 Così, a distanza - ripetiamo - di quarantanni, e sia pure nella circostanza certo facilitante di un'autoanalisi volta a ricostruire i primissimi anni di vita, la figura della bambinaia fa da perno a una molteplicità di temi: i primi insegnamenti intorno al sesso,14 la violenza sulla nipotina, la nudità, le punizioni per la non osservanza della pulizia (e non c'entrerà, forse, - anche se non rilevata da Freud in questa occasione - l'associazione denarofeci?), l'umiliazione per il comportamento del padre, la componente nevrotica del desiderio di vedere Roma, l'identificazione con Annibale, l'Inferno, e altro ancora. Dai fanali a gas della stazione di Breslavia si diparte quindi una lunga catena che rende improponibile, o almeno assai dubbio, il tentativo da parte di Freud di spiegare la propria fobia per i viaggi in treno unicamente attraverso il nesso semplificato con le «anime che bruciano all'inferno». . Nla non saranno poi, tutte queste reticenze sul viaggio Breslavia-Lipsia, cui si accompagna, al contrario, come si è visto, tutta una costellazione di ricordi e di emergenze nel sogno, esse stesse un «ricordo di copertura»? Può farlo 136

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