Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

mazzo di fiori alla piccola Pauline. Anche qui, sullo sfondo, insieme con una contadina, appare «una bambinaia»: associata, questa volta, al sapore «squisito» del pane contadino che gli era piaciuto «tanto». Ed eccola di nuovo, la bambinaia, nella Interpretazione dei sogni,11 nel paragrafo sui «sogni tipici» dedicato.al «sogno di imbarazzo per la propria nudità», ove Freud riprende il sogno del «salire le scale» riferito qualche pagina prima :12 Ora, alla base degli altri sogni sta il ricordo di una bambinaia che mi ha allevato da un certo momento della mia primissima infanzia fino al1'età di due anni e mezzo; di essa mi è anche rimasto un oscuro ricordo cosciente. Stando alle informazioni chieste recentemente a mia madre, era vecchia e brutta, ma molto brava e intelligente; stando alle conclusioni che mi è lecito trarre dai miei sogni, non mi ha sempre trattato nel più amorevole dei modi, rivolgendomi dure parole quando dimostravo di non capire abbastanza l'educazione alla pulizia. E quindi la domestica, in quanto si sforza di continuare l'opera educativa, acquista la pretesa di essere da me trattata nel sogno come un'incarnazione della preistorica vecchia bambinaia. Si può ben supporre che il bambino, nonostante il suo cattivo trattamento, abbia concesso il suo amore a codesta istitutrice. La bambinaia è diventata «istitutrice», un termine che può apparire bizzarro se riferito all'età del piccolo Sigmund, ma che ·richiama di nuovo le lettere a Fliess. Riprendendo, il 4 ottobre 1897, quanto gli aveva scritto il giorno prima, Freud dà all'amico notizia di un nuovo sogno: C'era la mia insegnante in materia sessuale, che mi rimproverava la mia goffaggine e di non essere stato buono a nulla. [ ...] 135

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