Il piccolo Hans - anno XIV - n. 55 - autunno 1987

Dio e dell'Inferno».9 Quanto ciò avesse impressionato il bambino ci è confermato da un'altra lettera a Fliess,10 dove Freud riferisce ciò che aveva saputo, sulla bambinaia, interrogando la madre: Ho chiesto a mia madre se si ricordasse della mia bambinaia. 'Ma certo,-ha risposto-era una donna vecchia, molto astuta. Ti portava in tutte le chiese: quando poi ritornavi a casa eri solito metterti a predicare e a raccontare come il buon Dio fa le sue cose. Al tempo in cui avevo appena partorito Anna (di due anni e mezzo più giovane) venne fuori che rubava, e si ritrovarono fra le sue cose tutti i lucenti soldini e diecini e tutti i giocattoli che ti erano stati regalati. Tuo fratello Philipp andò personalmente a chiamare un poliziotto, e lei si prese dieci mesi di prigione.' Ora vedi come ciò confermi le conclusioni dell'interpretazione del mio sogno. L'unico possibile errore sono riuscito a spiegarmelo facilmente. Ti scrissi che ella mi incitava a rubare diecini per darli a lei. Il sogno significa, in realtà, che era lei stessa a rubare. Il sogno era un ricordo del fatto che io prendevo denari dalla madre di un medico, cioè ingiustamente. Il reale significato è che la vecchia ero io e che la madre del dottore era mia madre. Ero tanto lontano dal pensare che la vecchia fosse una ladra che avevo sbagliato interpretazione. Queste notizie all'amico-lo si sa-sono tutt'altro che occasi_ onali: le lettere a Fliess aiutano Freud per fissare, mettere a fuoco, i tratti salienti dell'autoanalisi che aveva iniziato dopo la morte del padre. Come egli ripete più volte, è particolarmente interessato a fare riemergere episodi dei primissimi anni di vita; e quindi, nel suo caso, Freiberg. Nel già ricordato Ricordi di copertura, alla sottolineatura della dimenticanza della partenza, fa seguito l'ampia narrazione del gioco infantile in cui Sigmund e il nipotino John, maggiore di lui di un anno, strappano un 134

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==