Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Come segnale del decadimento e della rovina della natura, relativo al disagio della civiltà, la rappresentazione delle foglie attraversa una serie di gradazioni. 1) Foglie come bandiere stanno flosce per mancanza di vento, immobili foglie dipinte nell'aria (72). 2) Foglie caduche d'autunno, come pensieri (31). 3) Foglie d'inverno, roche foglie sul suolo sibilante nel vento: The hoarse leaves crawl on hissing ground Because the sighing wind is low. (83, versi 5-6) 25 4) Foglie folte spogliate dall'uomo, così prodigo a spogliare il nostro mondo - so tied to is turn, I to thriftless reave both our rich round world bare (35). 5) Foglie rovine. Di seguito le due maggiori esemplificazioni di questo n. 5. Nel sonetto «Spelt from Sibyl's Leaves» (32) la natura intera è immersa in una oscurità crescente: gli oggetti hanno perso i loro colori, la terra si è sciolta, sommersa, crollata, sfracellata. I rami degli alberi come draghi notturni lacerano la volta celeste: Only the beak-leaved boughs dragonish / damask [the toolsmooth bleak light; black, Ever so black on it. Our tale, O our oracle! (32, versi 9-10)26 L'immagine incrudelisce in «Ash-Boughs» (56), un sonetto curtal che il Gardner colloca in mezzo ai sonetti «terribili»: prima un elogio dell'albero, del frassino, e poi l'idillio spezzato da quegli artigli dei rami scagliati contro il cielo.Davvero, come osserva F.R. Leavis, ora gli alberi divengono strani e crudeli. 98 Not of all my eyes see, wandering on the world, Is anything a milk to the mind so, so sighs deep Poetry to it, as a tree whose bough break in the [sky.

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