Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

sarà necessariamente Benedick (protagonista con Beatrice del sub-plot) a invocare la musica necessaria alle danze: «Strike up, pipers» («Attaccate, suonatori!»), ultime parole della pièce. Ma ritorniamo alla significativa reticenza di Balthasar a iniziare il suo canto: Note this before my notes; There's not a note of mine that's worth the noting. (Osservate questo, prima delle mie note; Non ve n'è una che valga la pena notare). (II, III, 54-55) Alla quadruplice iterazione del lessema variato «note», Don Pedro, principe d'Aragona, risponde con una triplice ripetizione variata: Note notes, forsooth, and nothing. (Nota le note, insomma, e finiamola). (II, III, 57) dove si può attivare una piuttosto trasparente referenza metadrammatica riguardante il senso del titolo. Se il titolo Molto rumore per nulla calza a dovere l'inconsistenza della calunnia, impedimento delle giuste nozze tra Claudio e Hero, e dell'inutile e verbosa, quanto raffinata, renitenza alla forza dell'amore di Benedick e Beatrice, oltre che dell'insensato, quanto irresistibile vociare e gesticolare di Dogberry e Verges, commissario e capoguardia della ronda casualmente svelante l'inganno maligno apprestato da Don John, l'omofonia epocalmente allografa di «noting» e «nothing» rappresenta, in mirabile sintesi, la tela tessuta dalla serie delle attivate fruizioni occasionalmente o volutamente abusive dei dialoghi altrui, essendo i dialoganti consapevoli o meno degli origlianti. Alla decodifica corretta o errata dei passi di dialogo, seguono i momenti cardinali dello sviluppo dell'intreccio, rendendo la parola protagonista e perenne e palese 49

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