Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

condizione finanziaria di Claudio, interessano il testo inglese. La passione di Timbreo per Fenicia esplode con tutta la sua immediata sensualità, manifestazione della percettibilità segnica della figurazione metafisica originale, che qui si reifica, unitamente agli universali, mentre in Caritone l'ideologema preesiste alla medesima attivazione narrativa (così come in Ariosto). Il «cavalier e barone» di Piero di Ragona ricorre ai servigi di un gentiluomo messinese per chiedere al padre la giovane in moglie solo dopo il rifiuto di quest'ultima, a sua volta «innamorata», di andare oltre le «oneste riverenze» (il motivo l0 , la virtuale e promessa congiunzione «lecita», viene contratta «faut de mieux»). Con mestizia, il narratore attribuisce, cataforicamente, gli ostacoli futuri al matrimonio, alla fortuna: Ma la fortuna che mai non cessa l'altrui bene impedire, nuovo modo ritrovò di porre impedimento a così da tutte le due parti desiderate nozze17 • La funzione dello «oppositore» frustrato viene qui esercitata da Girondo Olario Valenziano (il Polinesso dell'Ariosto, i pretendenti di Caritone, e parzialmente, il Don John di Shakespeare), un prode cortigiano messosi in luce nelle precedenti azioni di guerra. Il suo asserito valore è utile a Bandello per raffigurare la sorda tragicità, priva di senso, che ingloba e incombe sulle passioni umane, forza distruttivo/costruttiva che in Much Ado si produce linguisticamente, attraverso la parola, mai decorativa, in azione segnica. Girondo udendo la «nuova» delle nozze imminenti di Fenicia (motivo 2°), «biasimevole» (il narratore di Bandello non si risparmia giudizi morali in prospettiva eticodidattica), pur essendo amico e compagno d'armi di Timbreo, si risolve (motivo 3°) 43

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