Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

tenza dell'intreccio. La singolare bellezza dei protagonisti, unita a una particolare «nobiltà d'animo», li vincola a una passione reciproca che esplode in tutta la sua diretta trasparenza. Già nel Primo Libro si celebrano le loro nozze (congiunzione realizzata: motivo 1°). Calliroe è figlia di Ermocrate (celebre e storico generale dei Siracusani che difese, vittorioso, dall'espansione ateniese dal 410 al 413 A.C.) e per Cherea ha respinto un nutrito sciame di pretendenti, lo «amato» essendo figlio di Aristone, un relativamente umile proprietario terriero. I pretendenti, tutti di illustri natali, soffrono l'affronto e la perdita irreversibile dell'oggetto del desiderio (motivo 2°) e progettano la vendetta (motivo 3°). Al primo allontanarsi dello sposo, in visita al padre caduto da una scala di campagna, apprestano, nella casa degli sposi, indizi di gozzoviglia, inghirlandando porte, ungendole di profumi, spargendo chiazze di vino per terra. Il fallimento del primo progetto (motivo supplementare), porta il Tiranno di Agrigento, il più autorevole dei pretendenti «frustrati», a ricorrere a due «attori»; il primo calunnia la sposa presso Cherea (motivo 4°) e dichiara di essere pronto a mostrargli l'adultera in flagrante (motivo 5°). L'altro attore scelto, loquace e pieno di ogni garbo, finge di amare la schiava preferita di Calliroe (funzione supplementare che trova la sua omologa sia in Ariosto che in Shakespeare) per potere, in seguito, a un convenuto segnale, entrare comodamente nella casa degli sposi. Travestito da «amante» (motivo 6°), presenta allo sguardo in agguato dello sposo «ingannato», le chiome lucenti, i ricci profumati di unguenti, gli occhi dipinti, un abito effeminato, calzari leggieri, anelli pesanti. Questi indizi manifestano, obliquamente, il 7° motivo ( = messa in scena di un incontro clandestino). Lo sposo deluso e frustrato (motivo 8), colpisce con un rozzo calcio la ignara sposa (motivo 9°), la quale per il 34

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==