Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

te attivi, a un livello di prima astrazione, nell'ambito delle «strutture sernio-narrative», possono venire ridotti alla seguente sequenza di funzioni: congiunzione-prova-prova fallita- disgiunzioneespiazione- ricongiunzione Ci pare interessante osservare come questo macro-sintagma autonomo, che pur ammette espansioni dei motivi canonici, assuma differenziabili percorsi di senso in Le awenture di Cherea eCalliroe di Caritone di Afrodisia (opera collocabile nel secondo secolo O.C., anche se studiosi come A. R. Hurnphreys lo situano nel quinto secolo O.C.), nell'Orlando Furioso (1532; ottava LI del Canto Quarto alla ottava XVI del Canto Sesto), nella Novella XXII della Prima Parte De Le Novelle di Matteo Bandella (1554) e in Much Ado About Nothing di Shakespeare (1598?). Le awenture di Cherea e di Calliroe, incluso da Bachtin nella classe dei «romanzi di avventure e di prove»6 si articola in otto libri e si apre con un'unità proposizionale che imita l'inizio delle Storie di Erodoto: «Io, Caritone di Afrodisia, segretario del retore Atenagora, narrerò un'avventura d'amore accaduta a Siracusa»7 , l'evidente calco intertestuale connotando il presunto uso di un materiale narrativo ricavato dall'indagine personale e/o dall'osservazione diretta. A Afrodisia, città della Caria orientale (Asia Minore), presso l'odierna Gierah (Turchia), sorgeva, al tempo della narrazione, un tempio ionico di Afrodite, trasformato in basilica nel IV secolo O.C.. A Calliroe il narratore attribuisce una bellezza che sconfina dall'umano, essendo la fanciulla manifestazione terrestre della stessa Afrodite, ancora vergine. Cherea, a sua volta, viene posto in rapporto di somiglianza con Achille. Il loro «incontro», che avviene, per volontà della stessa dea, durante le feste di Afrodite, funge da segnale di par33

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