Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

«Molto rumore per nulla» il sospiro, la calunnia, la lettera «Da un'aria del Barbiere di Siviglia abbiamo appreso come la "calunnia" non sia solo un "venticello", ma che possa esacerbarsi fino a somigliare a un "colpo di cannon"»1 . Può un «sospiro», dal Palazzi definito come «un atto di inspirazione e di espirazione più lungo del normale, cagionato da un moto dell'animo» trasformarsi o-preludere a una manifestazione altrettanto clamorosa? Nel quadro di una «configurazione discorsiva»2 l'emissione di uno o più sospiri può connotare desiderio, pena, rimpianto e persino il momento della morte. Nella sfera culturale inglese, come attesta The Oxford English Dictionary, il sospiro può anche essere segno di pentimento, di una richiesta sommessa di perdono. La nostra illimitata curiosità oggi si circoscriverà a guadare testi in cui la manifestazione seriale di sospiri precede, s'innesta in una «configurazione passionale»3 che non esitiamo a riconoscere come afferrabile a un codice proairetico marcato dall'ideologema del simbolo4 • Si tratta di un composito «sintagma passionale» in cui un «innamorato respinto» o una intera falange di «pre-. tendenti» frustrato dalla scelta della «amata», sull'orlo delle nozze, o, anche a nozze appena celebrate, mette o mettono in atto un programma narrabile o una strategia virtualmente scenica conveniente per disgiungere «l'in31

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