Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

donare l'argomento. In una nota alla lettera, che pubblicano in appendice al ricordato libro Bloomsbury/Freud, i curatori affermano: «È una duplice sfortuna che Lytton, a quanto pare, non abbia mai risposto alla lettera di Freud: avrebbe potuto liberare il Professore da questa ingannevole credenza». La «credenza» di Freud era certo «ingannevole». Ma ciò che non sembrano aver colto né Jones, con la sua freddezza di fronte alle richieste del suo maestro, né il buon senso di Meisel e Kendrick, è il fatto che il suo ostinato interesse per la propria ipotesi non aveva certo carattere «filologico», ma, come comprovano tutte le sue osservazioni in merito, specificamente psicoanalitico. Concerneva cioè il grande tema dei rapporti con il padre e la figura paterna: quello stesso che percorre, filo rosso che può unirne le disjecta membra, le pagine di questo scritto: «Chi è il padre?», Strachey chiamato «Papa» da Virginia Woolf, il padre stesso di Virginia, la morte del padre di Shakespeare in relazione con l'Amleto, Cordelia e le sue sorelle e il loro padre re Lear. Mario Spinella NOTA L'andamento discorsivo di questo scritto suggerisce di non appesantirlo di note. Le citazioni di Michael Holroyd sono tratte da Lytton Strachey. A Biography: i riferimenti sono alle pagine dell'edizione Penguin Books (1980, pp. 1144). Tra le altre opere citate: Michael Holroyd e Paul Levy, The shorter Strachey, per «Monday, June 26th 1916» (Oxford University Press, 1980); The Diary ofVirginia Woolf, voi. III, 1925-1930, London, Hogarth Press, 1980; i volumi III e IV delle Letters di Virginia Woolf (London, Hogarth Press, 1977 e 1978). Per le citazioni di Freud, le Opere, Torino, Boringhieri, 1967-1980. Bloomsbury/Freud. The letters ofJames and Alix Strachey, 19241925 a cura di Perry Meisel e Walter Kendrick, è pubblicato da Basic Book, New York, 1985. Le traduzioni da Strachey sono dell'autore dell'articolo; quella dal saggio di Virginia Woolf, «L'arte della biografia», sono di Masolino d'Amico; il saggio è pubblicato come premessa all'edizione italiana di La regina Vittoria di Strachey, Milano, Il Saggiatore, 1982. 30

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