Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Our revels now are ended. These our actors, As I foretold you, were all spirits, and Are melted into air, into thin air: The cloud-capp'd towers, the gorgeous palaces, The solemn temples, the great globe itself, Yea, all which it inherit, shall dissolve, And, like this insubstantial pageant faded, Leave not a rack behind. We are such stuff As dreams are made on; and our little life Is rounded with a sleep. (Il nostro gioco è finito. Gli attori, come dissi, erano spiriti, e scomparverso nell'aria leggera. Come l'opera effimera del mio miraggio, dilegueranno le torri che salgono su alle nubi, gli splendidi palazzi, i templi solenni, la terra immensa e quello che contiene; e come la labile finzione, lentamente ora svanita, non lasceranno orma. Noi siamo di natura uguale ai sogni, la breve vita è nel giro d'un sonno conchiusa.) Tra rappresentazione del masque o teatro (our revels), storia (towers, palaces, temples, the great globe) e vita quotidiana o domestica (our little !ife), ugualmente fragili di fronte al tempo che li dissolve, viene qui meno ogni distinzione. Tutto si fa sogno, la veglia scompare, la labilità del sogno pervade il pensiero. La volontà di modellare il mondo, la progettualità emotiva e politica inscenata, sembra verificarsi per effetto della stessa desemiotizzazione che l'ha motivata, a partire dal desiderio come critica della storia. Vertigine barocca - ricorrente in Shakespeare e che non a caso dà titolo alla maggior opera di Calderon de la Barca, di poco successiva, La vida es suefzo (1635)- questa metariflessione è stata talvolta letta come segno di una melanconia scettica25. Ma la consapevolezza gnoseologica di Prospero, se in176

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