Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Sciocca! Piango, e dovrei essere felice. PROSPERO Lieto incontro di rari sentimenti! E tu, o cielo, riversa la tua grazia su ciò che sta per nascere tra loro! FERDINANDO Perché piangete? MIRANDA. Per la timidezza, che non sa offrire ciò che vorrei dare, e tanto meno prendere ciò che desidero fino a morirne. Che vale baloccarsi? Quanto più cerco di nascondere ciò che provo, tanto più questo si rivela immenso. Via, vano pudore, e ispirami tu, chiara e felice innocenza! Se volete, sarò la vostra sposa; se mi dite di no, fino alla morte, vostra serva. Come compagna potete respingermi, ma sarò vostra serva anche per forza. FERDINANDO La mia signora, o mia diletta; ed io sottomesso a voi per sempre! MIRANDA. Mio sposo, allora? FERDINANDO. Sì, e con tanto forte amore nel mio cuore, che mai provò lo schiavo per la libertà. Ecco la mia mano. MIRANDA. Ecco la mia mano con dentro il cuore. Intanto, arrivederci fra mezz'ora. FERDINANDO. Mille e mille arrivederci. Escono3 Fulcro didattico e politico oltre che emotivo - per l'intensità degli affetti generazionali e di coppia - la scena concretizza lo strumento centrale del sistema di saggezza che gli studi e la potenza magica di Prospero hanno reso possibile. È a partire dalla naturalità affettiva in essa esi164

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