Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Dalla «Tempesta» al «Flauto magico»: modelli e proiezioni 1. Il centro e lo specchio Delle nove scene che compongono la Tempesta di Shakespeare la quinta (scena I dell'Atto III) sembra istituirsi come centro. Le quattro scene che la precedono e le quattro che la seguono si pongono rispetto ad essa in singolare specularità: a egual distanza dal centro così identificato, esse si corrispondono, ripetendo con precisa puntualità la presenza degli stessi personaggi e l'allusione agli stessi eventi, proposti nella prima metà e «risolti» o «corretti» nella seconda metà. In questa scena quinta Miranda e Ferdinando si dichiarano reciproco amore e si promettono in matrimonio. Oggetto di ostensione e commenti «a parte» di Prospero, che gode non visto per la desiderata realizzazione della coppia, il dialogo tra i giovani sembra inserirsi in un'architettura «a pianta centrale»,1 che si può così rappresentare in grafico (la numerazione in scene prescinde dagli Atti, la cui scansione è del resto estranea a Shakespeare): 159

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==