Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

From time to time Mr. Knott disappeared from his room, leaving Watt alone. Mr. Knott was there one moment, and the next gone. But on these occasions Watt, unlike Erskine, did not feel impelled to institute a search, above stairs and below, assassinating with his tread the quiet house, and pestering his colleague in the kitchen, no, but he remained quietly where he was, not wholly asleep, not wholly awake, until Mr. Knott carne back.60 Ma ciò che emerge con maggiore nitore in questo secondo periodo del servizio di Watt, è il senso del rapporto che il signor Knott stabilisce con i suoi dipendenti, e segnatamente con quelli preposti ad adempiere le proprie mansioni al primo piano. Già Arsene aveva ricordato che «it is rumoured that Mr. Knott would prefer to have no one at all about him» e che, in un certo senso, egli era «obliged» ad avere qualcuno intorno ad occuparsi di lui.61 Ora il senso di questa dialettica costrizione si chiarisce: il signor Knott, come tutti i padroni, non ha bisogno di nulla «except, one, not to need, and two, a witness to his not needing» [eccetto primo, non aver bisogno, e secondo, un testimone alla mancanza di bisogno]. In quanto privo di ogni necessità (escluse le due riportate) il signor Knott si rivela essere l'esatta negazione di Watt - franco com'è dallo struggente bisogno di sapere-, finendo così col condividere l'unica realtà a cui questi è stato ammesso: l'inconoscibilità del signor Knott.62 Per essere il signor Knott ha bisogno di un percepiente, giacché se gli necessita un «imperfect witness» [un testimone imperfetto] non è certo per poter sapere, quanto per poter non cessare63 : finché ci sarà qualcuno alla cui percezione offrire il proprio stato di mancanza di bisogni, cioè finché ci sarà qualcuno che s'illuderà di poter comprendere, il signor Knott non cesserà. Perché il signor Knott, il padrone, unico vive eterno nel presente, in un presente vissuto in tutte le sue 146

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