Il piccolo Hans - anno XIV - n. 54 - estate 1987

Con Murphy e la seconda parte di Molloy (quella incentrata sul detective Jacques Moran), Watt è una delle rare narrazioni dedicate da Beckett al negotium, cioè a quell'attività lavorativa alla quale i suoi personaggi solitamente si sottraggono-nel trionfo dell'otium belacquiano -o nella quale scontano pene remote, affaccendandosi instancabili, condannati cioè a non stancarsi mai (si pensi a Clov di Fin de partie o alla commissione di Radio II (Pochade radiophonique)). Ma se per Jacques Moran si tratta giusto dell'ultima esperienza lavorativa, quella che dal negotium porterà all'otium di Belacqua (o di Molloy, se si preferisce), e Murphy nel lavoro fagociterà l'esperienza sentimentale fino a distruggersi (è del resto l'amore a strapparlo alla sua «Belacqua fantasy», proiettandolo in un processo di espiazione che lo condurrà a morte); 11 per Watt questa sua prima esperienza lavorativa significherà il fallimentare tentativo di trascendere i propri paesaggi mentali, di liberarsene in un sol colpo nelle laboriose indagini condotte sulla casa del signor Knott, cioè sul reale stesso. Watt - in questo davvero unico fra i personaggi beckettiani - vorrebbe sottrarsi alla furiosa spinta del divenire non certo fortificandosi nel proprio riposo «immune from expiation» [«immune dall'espiazione»], quanto piuttosto proiettando il suo essere interamente nelle percezioni. E questo nel senso detto prima: in ogni percezione Watt vorrebbe predicare l'essere non solo del percepito ma anche del percepiente (secondo ortodossia, del resto), di sé, ma in ciò conservando - ed è qui che egli incontra le sue più cocenti sconfitte -quel rassicurante senso di estraneità dalle cose che rende l'accidiosa considerazione della propria finitezza omettibile, e la vita vivibile. Non è allora un caso che.questo eroe che non riesce più a rassicurarsi e trovarsi nei valori nominali, non farà parte della schiera di pallidi soggetti chiamata a raccolta dalla cifra innomable (ed innomable giusto perché il fondo una volta nascosto nei Murphy, Molloy e altri Malone, 126

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